(Dal libro di J. De Parvulis: “La Guerra Mistica” )
Il momento è venuto, credo, di raccontarvi l’esperienza che ho vissuto qualche anno fa a proposito della Santa Trinità, e più precisamente a proposito dello Spirito Santo nella Santa Trinità. Ho l’impressione che Dio, in quel giorno, ha voluto concedermi una grazia del tutto particolare.
Mi ero messo alla presenza di Dio con l’intenzione di pregare, e invece di pregare come si fa normalmente, stavo dicendo a Dio che il mistero della Santissima Trinità mi dava dei grattacapi a causa dello Spirito Santo, la terza Persona trinitaria. Non riuscivo a piazzarlo nè a destra nè a sinistra, nè in alto nè in basso, nè sotto una forma nè sotto quell’altra. Mi dichiaravo soddisfatto dell’immagine di Dio Figlio, perché Gesù era per me un essere che potevo visualizzare. Lo avevo guardato nella sacra Sindone, e conoscevo la sua vita abbastanza bene. Mi dichiaravo soddisfatto dell’immagine di Dio Padre, perché mio padre io l’avevo conosciuto, e avevo in lui un punto di riferimento. Ma non potevo dichiararmi soddisfatto dell’immagine dello Spirito Santo. Erano anni che mi sforzavo di trovare un simbolo, un qualcosa che mi aiutasse a visualizzarlo in modo un po’ conveniente, ma niente, nessun risultato. La figura della colomba? Quella del vento? Non mi sentivo attratto nè dalla prima nè dalla seconda, e il motivo c’era. [117] Così non riuscivo a spegnere la sete che avevo di comprendere almeno un po’ com’era fatta la Terza Persona divina, e questo mi metteva a disagio, mi creava frustrazione.
Dunque, mentre prego o tento di pregare nel modo sopra descritto, pensandomi solo, mi accorgo che non sono affatto solo, ma circondato da una Presenza grandissima, quella di Dio Padre. Passata la sorpresa mi rendo conto che la situazione presenta per me un certo vantaggio, quello di favorire uno scambio di idee con Colui che da tanti anni considero il responsabile principale del mio problema, quello della rappresentatività dello Spirito Santo. Allora metto carte in tavola. Denuncio quella che considero una specie di lacuna nei riguardi dello Spirito Santo, dico quel che penso della colomba e del vento, eccetera… Il mio discorso non è del tutto finito, che di punto in bianco “vedo” una grandissima centrale idroelettrica. Non la vedo con gli occhi, ma con la mente. E una Voce immateriale mi dice:
Per te e per molti altri, questa immagine può rappresentare Dio Padre.
Per qualche istante mi lascio invadere dalla grandiosità e dalla bellezza della centrale, poi il mio sguardo si posa sui fili di alta tensione, quelli che formano la rete di distribuzione della forza elettrica prodotta dalla centrale. L’insieme di questi fili forma un vasto complesso. Vedo anche i fili di bassa tensione, quelli che penetrano nelle case, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle chiese, nei vari posti dove l’energia elettrica è utile o necessaria.
– Ti sto mostrando la rete di distribuzione dell’energia elettrica. La vedi? Essa può rappresentare Me, che sono Dio Figlio. Porto l’Energia divina nei posti dove essa è utile... A proposito dello Spirito Santo, poco fa dicevi che lo volevi “vedere”. Hai ancora quel desiderio?
Il significato globale dell’immagine è già tutto in me, per cui non ho più bisogno di altre spiegazioni. Allora balbetto:
– N… No, no. Adesso va tutto bene. Quello che volevo sapere, lo so già. L’ho già capito. Non ho più bisogno di “vedere” lo Spirito Santo. So già com’è “fatto”, e so anche da dove viene, per dove passa, e dove va. Lo Spirito Santo è nei fili elettrici. È come l’elettricità che passa nei fili. È “fatto” di energia. L’energia elettrica non si vede, ma tutti sanno per dove passa. Passa per i fili elettrici. Ce ne sono tanti, qui..., e vanno dappertutto. Partono dalla centrale e vanno in tutte le direzioni. Formano una rete vastissima. La rete serve per distribuire l’elettricità.
Grazie a questa esperienza capisco tutto quello che da anni cercavo di capire ma senza risultato. Guardo ancora i fili che partono dalla Centrale e si allontanano a perdita d’occhio nelle quattro direzioni. Sono sostenuti da piloni che si susseguono a distanza regolare. Là dove arriva questa forza, con essa arriva la vita. Capisco che la rete di distribuzione può rappresentare Gesù. Sì, Gesù è la rete di distribuzione. Ovunque c’è bisogno di luce, di vita, di calore in senso spirituale, Gesù vi trasporta lo Spirito Santo, che è l’Energia necessaria alla produzione di questa luce, di questo calore, e del movimento vitale.
Mi dico: se Dio Padre è la centrale, e Gesù la rete di distribuzione, è più che normale che lo Spirito Santo sia l’elettricità. Mi sembra che questo esempio calzi a meraviglia. In questo esempio è possibile dire che l’elettricità procede dal Padre e dal Figlio, proprio com’è detto nel Credo Niceno-Costantinopolitano a proposito dello Spirito Santo. [118]
Il paragone mi soddisfa. Adesso non mi è più possibile pensare alla SS. Trinità senza pensare alla centrale, alla rete distributiva, e all’energia elettrica, le tre componenti dell’esempio citato. C’è da dire, in più, che le tre Persone trinitarie formano un unico Dio proprio come queste tre componenti formano un unico sistema.
Molte cose che prima di questa esperienza mi sembravano vaghe o fuori portata, ora mi sembrano chiare e semplici. Ho il cuore pieno di riconoscenza verso Dio che si abbassa su di me per spiegarmi tutto con parole ed immagini adatte alla mia natura e alla mia statura. Con l’anima piena di riconoscenza e di fervente ammirazione oso proseguire:
Io a Gesù: «Signore, se una persona volesse osservare lo Spirito Santo in azione, mi sembra che ci riuscirebbe guardando quel che succede in fondo al filo elettrico. L’elettricità produce dei risultati visibili là dove arriva. Una lampadina che si accende per illuminare un angolo buio è un risultato visibile, i caloriferi elettrici che d’inverno riscaldano la casa (o all’inverso, i condizionatori d’aria che d’estate ne riducono il calore eccessivo) sono un risultato visibile, i motori elettrici che fanno funzionare le lavatrici, le macchine da cucire, i ventilatori, e tante altre macchine e macchinette, sono dei risultati visibili ».
Mentre dico questo mi rendo conto che l’elettricità, che ormai per me simboleggia lo Spirito Santo, è in grado di generare tre forme di vita, quella che si trova nella luce, quella che si trova nel CALORE, e quella che si trova nel MOVIMENTO. Sono tre forme di vita che talora si presentano separate, e talora combinate assieme. Schematicamente il concetto è il seguente:
L’energia elettrica si trasforma in:
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1
Luce
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2
Calore
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3
Movimento
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Lampade elettriche.
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Radiatori elettrici per riscaldare, o all’inverso, condizionatori d’aria per raffreddare.
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Motori elettrici.
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Grazie a queste immagini mentali capisco tutto quello che desideravo capire. Ma qui mi giunge l’eco di alcune parole latine che sono parte di una preghiera allo Spirito Santo: Lux beatissima … Dulce refrigerium…[119] Poi sento una voce che parla alla radio, e vedo anche un televisore che offre immagini e messaggi di tutti i generi. Ascolto, guardo, penso. Alla fine dico al Signore:
Io a Gesù: «Gesù, nel passato tutto funzionava a mano, o coi pedali, ma l’elettricità ha rivoluzionato il mondo. Il fatto è che la rivoluzione non è avvenuta solo nel bene ma anche nel male. Per esempio, quella televisione lì… Secondo me il male che fa supera il bene, e quella radio lì fa lo stesso…».
Gesù a me: «Lo so bene, Johannes, ma anche se le forme di energia appartengono a Noi che le abbiamo create, l’Avversario le usa ogni volta che voi gli chiedete di usarle.
Quando è lui che le usa, esse finiscono per darvi la morte anzichè la vita. Non tutti voi, ma parecchi di voi si servono del loro libero arbitrio [120] per chiamare l’Avversario, e dargli autorità su tante cose. Allora lui viene e si impossessa delle energie presenti nella nostra creazione. Salvo che lui usa queste energie per realizzare gli scopi suoi. Il libero arbitrio è un dono che vi ho fatto, e non intendo per nulla ritirarvelo. Se però lo usate per mettere le energie vitali nelle mani dell’Avversario, anziché la vita troverete la morte. In altre parole, se scendete a compromessi con l’Avversario, lui vi preparerà dei tranelli, che sono come i “cortocircuiti” elettrici che ogni tanto si verificano nelle vostre abitazioni. Quando questi suoi “cortocircuiti” entrano in azione, anche se inizialmente vi fanno pensare a dei meravigliosi fuochi d’artificio, alla fine vi mettono fuori uso spiritualmente, e in certi casi anche fisicamente». [121]
Una lezione come questa mi sembra preziosa. Mi viene l’idea di consultare un’enciclopedia sull’Occultismo. Ricevo conferma che “occultare” significa nascondere, e che il titolo di “Maestro dell’occulto”, per tradizione viene attribuito al demonio.
Passano anni.
Un giorno mi trovo davanti a dei giornali che parlano di riunioni carismatiche piene di stranezze. Mi permetto di chiedere al Signore:
Io a Gesù: «Signore, negli avvenimenti di cui si parla in questi giornali, in quelle riunioni “carismatiche” che questa stampa chiama col nome del “Santo ridere”, o del “Toronto blessing”, eccetera… a me sembra che la gente faccia sciocchezze di tutti generi. Quello che mi disturba è che le facciano in nome dello Spirito Santo. Che ve ne pare? È forse un esempio di energia rubata dal quel “ladro” di cui discutevamo assieme qualche anno fa?».
Gesù a me: «Purtroppo Johannes… Ma vedo che per certe cose hai una memoria veramente eccezionale. Dimmi, se l’elettricità fosse già stata conosciuta e utilizzata al tempo della mia venuta in mezzo a voi, pensi che nel Vangelo ci sarebbe oggi una parabola in più? ».
Io a Gesù: «Ne sono quasi certo, Signore. Una “parabola” più eloquente di quella della centrale elettrica non l’ho mai trovata. Essa mi ha aiutato moltissimo a capire il mistero della SS. Trinità, sempre nei limiti a noi concessi».
Gesù a me: «Allora ascoltami. A voi che vi sforzate di essere fedeli leggendo quello che il Cielo vi comunica in questi anni, posso dire che la rivoluzione che si è prodotta sulla terra con la venuta dell’elettricità è un’immagine di quello che presto si produrrà su tutta la Terra con la venuta dello Spirito Santo. Si tratta della Pentecoste universale. Ora in vista di questo grandioso avvenimento, la vostra Terra ha bisogno di essere riassettata, purificata. Solo così potrà ricevere con profitto i doni dello Spirito Santo.
Comprendi che se i doni dello Spirito Santo fossero concessi all’umanità in questo istante, senza quella Purificazione generale che ormai vi è indispensabile, non solo non vi gioverebbero a nulla, ma il loro continuo abuso moltiplicherebbe per mille il male che già è presente sulla vostra terra in forme eccessive.
I doni dello Spirito Santo sono come nuove ricchezze, nuovi poteri, nuove capacità, capacità rinnovate, capacità moltiplicate, ma le ricchezze e le capacità moltiplicate non eliminano quel libero arbitrio che vi è stato concesso da Dio fin dall’inizio. Allora i frutti della vostra cattiveria aumenterebbero anziché diminuire. Aumenterebbero con l’aumentare dei nuovi doni, delle nuove ricchezze, delle nuove possibilità, dei nuovi poteri.
Come tu sai, la maggioranza delle persone che oggi vivono sulla terra cercano i loro interessi anziché i nostri, vogliono la loro gloria anziché la nostra, fanno la promozione del loro ordine anziché del nostro. Cosa pensi che queste persone farebbero dei nuovi doni dello Spirito Santo? Te lo dico Io cosa ne farebbero: li investirebbero nel male anziché nel bene, e questo moltiplicherebbe il male anziché il bene.
La Purificazione che sta per venire è un bene. Ha per scopo di prepararvi al Grande Rinnovamento che ormai deve venire, [122] e che la seguirà da vicino. Cesseranno allora le distruzioni. Non ci saranno più i disastri che oggi avvengono nel mondo e nelle vostre anime come conseguenza di quei famosi “cortocircuiti” di cui parlavamo assieme tempo fa ».
Qui capisco che i disastri che i cortocircuiti causano nelle nostre case sono un’immagine di quelli che si producono nelle anime delle persone che permettono a Satana di entrare nella loro vita, la loro casa, la loro anima. Sperando ricchezze e onori terreni, queste persone si vendono a Satana, gli aprono la porta, lo fanno entrare, gli fanno onore. Fanno questo tramite “occultismi” di ogni genere, incluse le messe nere. Per un po’ sembra che in casa vada tutto bene, ma poi…
Intravedo i numerosi sabotaggi che Satana e i suoi accoliti stanno oggi preparando sulla terra, la nostra comune dimora. Malgrado la visione di questi sabotaggi e conseguenti catastrofi rimango fiducioso che il Signore si servirà di tutto questo grande male per far trionfare il suo grande bene. Dopo la Purificazione generaleed il Grande Rinnovamento annunciati, il piccolo gregge che sarà rimasto potrà vivere una vita armoniosa e felice, degna di quella che i nostri Progenitori vivevano prima del Peccato originale.
«Il mondo è una come barca che sta facendo acqua da tutte le parti. Dio non può lasciare la sua terra affondare. La ritirerà dalle mani dei tiranni. La sua creazione subirà la trasformazione desiderata, perchè la terra non ce la fa più a subire le contrazioni del suo parto. Il suo parto è prossimo.
I suoi dolori, provenienti da tante sofferenze umane, da tanto disordine presente ora nell’armonia della natura, i suoi dolori, i suoi pianti, i suoi timori, cesseranno. La nuova terra uscirà più bella che mai dalle mani del Creatore, che le darà la perfezione del suo Redentore. Avvolta nello Spirito purificatore, grazie al soffio vivificante di questo Spirito essa diventerà la terra dei viventi. Porterà la vita. Dio avrà bandito la morte per sempre.
La terra di Dio, unita al cielo, diventerà un paradiso. Tutto sarà rinnovato, diventerà come nuovo. I Cieli saranno nuovi, la terra sarà nuova, immersa nella conoscenza di Dio. E Dio sarà presente in tutto, in tutti, in ognuno. Regnerà l’armonia, trionferà l’amore. »
Comunicato
La causa di beatificazione di Luisa Piccarreta è stata introdotta a Roma nel 1994 da Mgr Carmelo Cassati, arcivescovo della Diocesi di Trani.
Nella sua lettera pubblicata il 19 novembre 1994, Mgr Cassati invita i testimoni di miracoli ottenuti per intercessione di Luisa Piccarreta, a farli conoscere scrivendo al postulatore di questa causa di beatificazione:
Mgr Felice Posa,
Casa divina Provvidenza,
70052 Bisceglie (Bari)
Italia.
Casa divina Provvidenza,
70052 Bisceglie (Bari)
Italia.
NOTE: [117] Da bambino non riuscivo ad accettare l’immagine della colomba come possibile rappresentazione dello Spirito Santo, perché nel paese dove sono nato, aperto sulla campagna, ogni bambino possedeva una fionda. Io pure ne possedevo una, fatta da me, magnifica. Con detta fionda sempre in tasca, pronta per l’uso, ogni uccello che per distrazione mi capitava a tiro correva il rischio di farsi abbattere dall’inevitabile sasso che gli spedivo per direttissima. Simile trattamento lo applicavo anche alle colombelle, tanto più che la loro carne, cucinata a dovere da mia madre, risultava buona e saporita. In siffatto contesto non riuscivo a mettere l’idea dello Spirito Santo nell’immagine di un uccello. Mi sembrava che la cosa mancasse di decenza.
L’immagine del vento è venuta più tardi, ma anch’essa con scarso successo, perchè il bambino che io ero non riusciva ad immaginare il vento in modo sufficientemente concreto. Infatti, con che disegno me lo sarei rappresentato? Ma siccome nessuno sembrava minimamente interessato a questo tipo di problemi, mi ero rassegnato a stare zitto, a non parlare mai di cose del genere, proprio mai, con nessuno. Mi ero accorto che c’era un rischio a parlare di queste cose con la gente. Persino il parroco del paese reagiva male. Lui soprattutto! Lo percepivo come molto anziano, questo primo parroco della mia vita, e se in sua presenza mi permettevo di discutere di cose così strampalate (come lui diceva), aggrottava le ciglia per poi squadrarmi con sospetto.
[118] Questa immagine contiene una verità teologica che oggi appare evidente, ma che in passato ha avuto momenti di crisi. Nel secolo IX la Chiesa ha subìto danni spirituali a seguito di una controversia tra Oriente e Occidente che alla storia è passata col nome di «Controversia del “Filioque”». Bisogna sapere che quando il “Credo Niceno-Costantinopolitano” si recita in latino, il paragrafo che riguarda lo Spirito Santo dice: “…qui ex Patre, Filioque procedit”, che significa: “…che procede dal Padre e dal Figlio”. Oggi è così, ma inizialmente questo Credo a proposito dello Spirito Santo diceva: “…che procede dal Padre”. Il “e dal Figlio” era dato per sottinteso. Visto che alcuni teologi si servivano di questo per attaccare il dogma della Santissima Trinità, la Chiesa di Roma ha aggiunto alla formula del Credo la particella mancante: “e del Figlio”, che in latino si dice: “Filioque”.
Malgrado ciò la Chiesa d’oriente è rimasta nell’idea che lo Spirito Santo proceda dal Padre, soltanto dal Padre (come se l’energia elettrica potesse raggiungere le case e i vari luoghi senza passare per i fili, che nell’esempio proposto rappresentano il Figlio incarnato, che è Gesù).
STORIA DEL DOGMA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ. Riassunto. Col Concilio di Nicea si condanna l’arianesimo, poiché viene proclamata la consustanzialità del Figlio di Dio con il Padre. Col Concilio di Costantinopoli si definisce per tutti i secoli futuri la fede cattolica nella Santissima Trinità, affermando la divinità dello Spirito Santo, e rigettando quindi il macedonianesimo. Col Simbolo Niceno-Costantinopolitano, cantato solennemente in tutte le chiese cristiane, si ha l’espressione più perfetta della fede che la Chiesa ha in questo dogma essenziale.
[119] Si tratta della preghiera in latino: Veni Sancte Spiritus. Lux beatissima = LUCE BEATISSIMA; Dulce refrigerium = DOLCE REFRIGERIO. Sono espressioni che descrivono gli effetti dell’opera dello Spirito Santo in noi. Gli effetti assomigliano a quelli prodotti dall’elettricità utilizzata nelle nostre case per aumentarne il conforto.
[120] Il libero arbitrio permette all’uomo di scegliere tra il bene e il male.
[121] Lc 11, 24-26: “Quando uno spirito cattivo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo. Non trovandone, dice: ritornerò nella mia casa da dove sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, e assieme entrano nella casa, e vi alloggiano. La condizione finale di quell’uomo è peggiore di quella iniziale”. Vedere anche: Mt 12, 45.
[122] Il “Grande Rinnovamento che ormai deve venire” è la Pentecoste universale. Sul tema della Pentecoste universale sarebbe bene consultare i messaggi soprannaturali che Madre Carolina Venturella ha ricevuto a Palestrina, in provincia di Roma. Essi sono all’origine dell’Opera per la glorificazione dello Spirito Santo, e del nuovo tempio che sarà costruito a Palestrina in onore dello Spirito Santo.
NOTE
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