Da quanto tempo la specie umana è presente sulla terra?
La scienza tenta di rispondere, ma le sue risposte variano da uno scienziato all’altro, e da un’epoca all’altra. Nel testo che segue, scritto da Luisa Piccarreta il 29 gennaio 1919, Gesù ci dice che la storia dell’umanità è cominciata sei mila anni fa. Gesù si esprime in questi termini:
Gesù a Luisa Piccarreta: «Figlia mia diletta, voglio farti sapere l’ordine della mia provvidenza : in ogni corso di due mila anni ho rinnovato il mondo. Dopo i primi due mila anni lo rinnovai col diluvio. Dopo i secondi due mila anni i buoni e gli stessi santi sono vissuti dei frutti della mia Umanità, e a sprazzi hanno goduto della mia Divinità. Ora siamo circa al termine dei terzi due mila anni, e ci sarà una terza rinnovazione. Ecco perciò lo scompiglio generale. Esso non è altro che un preparativo, appunto, a questa terza rinnovazione.
E se nella seconda manifestai ciò che faceva e soffriva la mia Umanità, pochissimo ciò che operava la Divinità, ora in questa terza rinnovazione, dopo che la terra sarà purgata, ed in gran parte distrutta la generazione presente, sarò ancora più largo con le creature, e compirò la rinnovazione col manifestare ciò che faceva la mia Divinità nella mia Umanità, come agiva il mio Volere divino col mio volere umano, come tutto restava concatenato in Me, come tutto facevo e rifacevo, ed anche un pensiero di ciascuna creatura era rifatto da Me e suggellato col mio Volere divino.
Il mio Amore vuole sfogo, e vuole fare conoscere gli eccessi che operava la mia Divinità nella mia Umanità a prò delle creature, che superano di gran lunga gli eccessi che operava esternamente la mia Umanità. » [96]
Il testo che segue, scritto da Luisa nel 1925, conferma il precedente. Ha come titolo: Appello del Re divino che promulga il Regno della sua Volontà. [97]
Dio parla all’Umanità: «Miei cari ed amati figli, vengo in mezzo a voi con il Cuore affogato nelle fiamme d’Amore. Vengo come Padre in mezzo ai figli che amo assai, ed è tanto il mio Amore, che vengo a rimanere con voi per fare vita insieme, e vivere con una solo volontà, con un solo Amore [...]
Sappiate che è tanto il mio Amore, che metterò da parte la vostra vita passata, le vostre stesse colpe, tutti i vostri mali, e li seppellirò nel mare del mio Amore affinchè siano tutti bruciati, ed incominceremo insieme una nuova vita, tutta di Volontà mia. [...]
Oh, quanto lo sospiro, quanto gemo e deliro, e giungo fino a piangere perchè voglio che i miei cari figli stiano insieme con Me, e vivano della mia stessa Volontà!
Sono circa sei mila anni di lunghi sospiri e di lacrime amare della mia santa Umanità, perchè reclamo e voglio i miei figli intorno a Me, per renderli santi e felici. [...] Se mi darete la vostra volontà, tutto è fatto. Mi renderete felice e sarete felici. Non sospiro altro, se non che la mia Volontà regni in mezzo a voi. Il cielo e la terra vi sorrideranno.
Perciò ascoltatemi. Vi prego, figli miei, di leggere con attenzione queste pagine che vi metto davanti, e sentirete il bisogno di vivere della mia Volontà. Io mi metterò vicino a voi quando leggerete, e vi toccherò la mente, il cuore, perchè comprendiate e risolviate di volere il Dono nel mio “Fiat” divino. » Corato, 1925.
Dei tre estratti che seguono, due sono dialoghi tra Luisa e Gesù, il terzo è una lettera che Luisa ha scritto per rispondere ad un corrispondente. Il primo e il terzo confermano che l’uomo esiste sulla terra da sei mille anni, il secondo informa che il Divin Volere farà la salvezza o la perdita di molti.
Luisa a Gesù: «Mio amato Gesù, quando verrà questo Regno?»
Gesù a Luisa Piccarreta: «Figli mia, per venire la Redenzione ci vollero quattro mila anni, perchè il popolo che pregava e sospirava il futuro Redentore era il più piccolo, di numero molto ristretto. Invece le anime che appartengono alla mia Chiesa formano più popoli e sono di numero, oh, quanto superiore a quello. Perciò il numero abbrevierà il tempo [...] »
Gesù a Luisa Piccarreta: «Figlia mia, questo cerchio è la mia Volontà eterna, che abbraccia la gran ruota dell’eternità. Tutto ciò che è dentro il cerchio non è altro che tutto ciò che fece la mia Umanità nella Divina Volontà, per impetrare che il mio Volere si compisse come in Cielo così in terra. Tutto è preparato e fatto. Non resta altro che aprire le porte e farlo conoscere, per fare all’uomo prendere il possesso.
Di Me fu detto, quando venni sulla terra a redimere l’uomo, che sarei stato la salvezza e la rovina di molti. Così si dirà ora, che questa mia Volontà sarà o di grande santità, perchè la mia Volontà è di assoluta santità, o di rovina per molti. [...]
Perciò sii attenta. Guarda sempre fissa nel mio Volere, e ti troverai con la pienezza della grazia di vivere nella mia Volontà. » (21 settembre, 1923).
Lettera di Luisa a un corrispondente: «Carissimo figlio nel Voler Divino, rispondo alla vostra carissima lettera e prego Gesù che vi dia sempre nuove grazie, nuova luce, per far comprendere a tutti il vivere nel Volere divino. Oh, come Gesù Io sospira e giunge fino a piangere, che vuole che conosciamo la santa Divina Volontà, perché regni e domini in tutto il mondo, e perché è decreto della Trinità sacrosanta che la Divina Volontà si faccia in terra come si fa in Cielo.
Come fu decretata la Creazione e la Redenzione, così è decretato il Regno della Divina Volontà sulla terra; e perciò userà tutte le arti, prenderà la creatura da tutti i lati, con castighi terribili, con miracoli strepitosi, per fare che ciò avvenga. Giungerà a tanto, che il primo al sacrificio sarà Gesù: si metterà a capo di tutti gli atti nostri, per fare che tutti corrano nel mare della Divina Volontà. E se Gesù ci sta castigando è proprio per questo: che le creature, specie la parte religiosa, invece di farsi prendere da Gesù per via d’amore, come Lui voleva, si è fatta prendere per via di castighi.
Povero Gesù, quanto soffre, e come sospira e piange, che le creature non lo pregano, non lo pressano a concedere loro il dono di vivere nella Volontà di Dio. E se trova qualcuna, se la prende in braccio, fa festa, si sente come un Re vittorioso, che sebbene per sei mila anni ha dovuto combattere, ricevendo ferite e sconfitte, ora finalmente ha fatto la prima conquista, e vittorioso se la gode, e chiama tutto il Cielo a festeggiare la sua prima vittoria. E mentre fa festa, mette a disposizione della creatura la sua santità, il suo Amore, la sua Luce, le sue Grazie, e le dà il diritto nella sua Patria Celeste. Sicché anche stando in terra, lei è posseditrice della Patria Celeste e può dire: Ciò che si fa in Cielo faccio io in terra; anzi loro godendo e felicitandosi, ed io facendo le nuove conquiste che servono a portare nuove gioie al Cielo.
Perciò dite a tutti che non vi è cosa più grande, prodigio più strepitoso del vivere nel Volere Divino. Noi ci mettiamo a disposizione di Dio e Lui si mette a disposizione nostra, fino a farci formare tanti Gesù per quanti atti facciamo nella sua santa Volontà.
1 mari del Volere Divino non sono conosciuti ancora. Se li conoscessero, si getterebbero nel mare del Divin Volere per farvi vita perenne. Perciò preghiamo ed aspettiamo; Gesù tiene i secoli in suo potere; ciò che non fa oggi farà domani, perché oggi le menti sono cieche. Domani troverà occhi che potranno sostenere la luce della Divina Volontà e farà ciò che non ha fatto oggi.
Salutandovi, vi lascio tutti nel mare immenso del Volere divino. La piccola figlia del Volere Divino.
NOTE : [96] Luisa Piccarreta: Opere, vol. VI; pp. 72-73. Questo libretto è un esemplare “Pro manuscripto” messo in circolazione nel 1977 dall’ “Associazione del Divin Volere”, situata a Sesto-San-Giovanni, Milano.
[97] Pablo-Martin Sanguiao: “Vi annunzio una grande gioia”. Questo opuscolo contiene 38 estratti scelti dall’autore nei libri di Luisa Piccarreta. Il brano: Appello del Re divino che promulga il Regno della sua Volontà, va da p. 31 a p. 34.
[98] Ibidem, brano n. 30. Questo brano è datato: 26 maggio 1928.
[99] Ibidem, brano n. 31. Questo brano è datato: 21 settembre 1923.
NOTE : [96] Luisa Piccarreta: Opere, vol. VI; pp. 72-73. Questo libretto è un esemplare “Pro manuscripto” messo in circolazione nel 1977 dall’ “Associazione del Divin Volere”, situata a Sesto-San-Giovanni, Milano.
[97] Pablo-Martin Sanguiao: “Vi annunzio una grande gioia”. Questo opuscolo contiene 38 estratti scelti dall’autore nei libri di Luisa Piccarreta. Il brano: Appello del Re divino che promulga il Regno della sua Volontà, va da p. 31 a p. 34.
[98] Ibidem, brano n. 30. Questo brano è datato: 26 maggio 1928.
[99] Ibidem, brano n. 31. Questo brano è datato: 21 settembre 1923.
[100] Ibidem, brano n. 38. Questo brano è datato: 15 gennaio 1945.
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